venerdì 1 febbraio 2008

LE MANI DELLA CALCESTRUZZI SUL PONTE DELLO STRETTO


Un'ulteriore conferma che la mafia aveva affilato le "armi" per metter le mani sull'affare ponte sullo stretto di Messina arriva dalle indagini sulla Calcestruzzi spa. Se il ponte sullo Stretto fosse stato realizzato, il cemento sarebbe stato quello della Calcestruzzi.
E con tutta probabilità quello "taroccato", lo stesso che veniva fornito in Sicilia a tutte le aziende impegnate in lavori pubblici, in modo da mettere da parte quei fondi neri che servivano a pagare Cosa nostra.
Così racconta ai magistrati della Dda di Caltanissetta, che l´altro ieri hanno fatto scattare le manette ai polsi dell´amministratore delegato Mario Colombini e disposto il sequestro di tutta l´azienda, il "pentito" dell´inchiesta, l´ex dipendente Salvatore Paterna. «La Calcestruzzi Spa aprì l´impianto di Messina in previsione della costruzione del ponte sulla stretto; del resto Impregilo ex Girola spa ha sempre lavorato con la Calcestruzzi».