Nel mirino l'imprenditore Salvatore Ofria
Sequestrato dai Carabinieri un patrimonio per un valore di circa 6 milioni di euro nei confronti di un imprenditore di Barcellona, ritenuto elemento di spicco dei clan. Salvatore Ofria, 48 anni, nel mese di giugno 2011 è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina nell’ambito dell’operazione “Gotha” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina.
Tra l’altro, Ofria era stato già sottoposto ad una misura di prevenzione della sorveglianza speciale nell’anno 1992 in quanto ritenuto affiliato ad un gruppo mafioso e ha riportato negli anni una serie di condanne per danneggiamento, violenza privata tentata, lesioni personali e violazione della normativa sulle armi, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e, per ultimo, una condanna a sette anni di reclusione per associazione mafiosa, divenuta definitiva con sentenza emessa il 17 ottobre 2011 della Corte di Cassazione nell’ambito del processo “Mare Nostrum”, in quanto ritenuto affiliato al gruppo mafioso barcellonese capeggiato Giuseppe Gullotti.
Dagli stessi accertamenti è inoltre emerso che Ofria, pur risultando un semplice dipendente della ditta individuale“Bellinvia Carmela”, intestata alla propria madre, in realtà era l’esclusivo proprietario, mostrando di possedere piena autonomia gestionale all’interno dell’azienda. Inoltre, da quanto emerso dalle indagini, visto che Ofria risulta gravemente indiziato di essere uno degli elementi di spicco di quella cosca mafiosa che negli ultimi decenni si è accaparrata gli appalti pubblici sul territorio, avrebbe gestito diverse aziende in sostanziale regime di monopolio e avrebbe imposto il pizzo agli altri imprenditori operanti nello stesso contesto territoriale.
Dagli stessi accertamenti è inoltre emerso che Ofria, pur risultando un semplice dipendente della ditta individuale“Bellinvia Carmela”, intestata alla propria madre, in realtà era l’esclusivo proprietario, mostrando di possedere piena autonomia gestionale all’interno dell’azienda. Inoltre, da quanto emerso dalle indagini, visto che Ofria risulta gravemente indiziato di essere uno degli elementi di spicco di quella cosca mafiosa che negli ultimi decenni si è accaparrata gli appalti pubblici sul territorio, avrebbe gestito diverse aziende in sostanziale regime di monopolio e avrebbe imposto il pizzo agli altri imprenditori operanti nello stesso contesto territoriale.
Tra l’altro, sostengono i Carabinieri, la ditta “Bellinvia Carmela”, avvalendosi della forza intimidatoria derivante dall’appartenenza mafiosa del suo titolare di fatto (Salvatore Ofria), sarebbe riuscita a sbaragliare la concorrenza inserendosi in settori economici particolarmente proficui, come quello dello smaltimento dei rifiuti. Il sequestro dei beni, ai fini della confisca, ai sensi della Legge 575/1965, ha riguardato:
- la ditta individuale “Bellinvia Carmela” con sede a Barcellona Pozzo di Gotto, ed avente come oggetto sociale lo smaltimento rifiuti solidi urbani e speciali, la vendita di ricambi ed accessori auto ed altro;
- 7 fabbricati, tra cui due abitazioni;
- 11 appezzamenti di terreno, perlopiù destinati a vigneti, uliveti o con destinazione agricola;
- 10 automotoveicoli, tra cui 5 autocarri trasporto merci;
- 6 conti correnti per un saldo attivo complessivo di euro 1.400.000,00 circa;
per un valore complessivo allo stato quantificabile in circa 6 milioni di euro.
La proposta riguardante la misura di prevenzione personale verrà esaminata nell’apposita udienza del prossimo mese di novembre, contestualmente alla trattazione della misura di prevenzione patrimoniale.
Tratto da: www.amnotizie.it