lunedì 18 febbraio 2008
Messina: Carabinieri bloccano l'ennesima corsa clandestina di cavalli
Interrotta ieri dai carabinieri una corsa clandestina di cavalli. L'operazione dei militari è scattata tra la rotonda dell'Annunziata e la zona di Contemplazione. Ben 28 le persone denunciate a piede libero: dovranno rispondere dell'accusa di interruzione di pubblico servizio. Ad alcuni viene contestato anche lo svolgimento di manifestazioni vietate. I militari hanno sequestrato, inoltre, 1600 euro che gli inquirenti considerano essere il frutto delle scommesse raccolte e due cavalli, che nelle prossime ore verranno sottoposti al prelievo del sangue per verificare l'eventuale presenza di tracce di sostanze dopanti. (Ansa)
Legambiente Sicilia plaude all’operazione dei carabinieri di Messina contro l’ennesima corsa clandestina di cavalli.
“Purtroppo non è la prima e non sarà neanche l’ultima – commenta Tiziano Granata Responsabile regionale dell’ufficio Ambiente e legalità - Nonostante le numerose operazioni messe a segno da polizia e carabinieri le strade messinesi continuano ad essere trasformate, dalla criminalità, in ippodromi per corse clandestine di cavalli”.
Da numerose inchieste condotte a Messina e in generale in Sicilia, è emerso che il mondo dei cavalli rappresenta, sempre di più, un’occasione di guadagno per la criminalità organizzata. Un esempio: l’operazione “Staffetta” condotta, lo scorso anno, dalla questura di Messina. In Sicilia, l’ufficio regionale Ambiente e Legalità di Legambiente, dagli inizi del 2007 ad oggi, ha registrato decine di corse clandestine interrotte dalle forze dell’ordine tra Siracusa, Palermo e Messina - due solo quest’anno - e centinaia i denunciati.
Ma le corse clandestine non sono le uniche attività illecite in cui si trovano coinvolti questi animali. Secondo il Rapporto Ecomafia 2007 di Legambiente, lo scorso anno è stato registrato anche un aumento dei furti di cavalli destinati alla vendita e alla macellazione clandestina.
A crescere è anche il giro d’affari dei farmaci proibiti. Nelle gare illegali vengono, infatti, somministrati stimolanti per aumentarne le prestazioni (11% di utilizzo), antinfiammatori per fargli sopportare fatica e dolore (73%), broncodilatatori (7%), sostanze attive sul sistema nervoso centrale e miorilassanti e tranquillizzanti (3%).
“Si tratta di sostanze altamente dannose, spesso cancerogene, sia per i poveri animali che per chi consuma carne equina proveniente dai circuiti illeciti - conclude Tiziano Granata. I guadagni per la criminalità sono doppi: prima con le scommesse, poi con il commercio della carne di cavallo macellata clandestinamente”. Purtroppo gli strumenti repressivi a disposizione delle forze dell’ordine sono poco efficaci. A ciò si aggiunge anche la responsabilità di quei semplici cittadini che continuano a partecipare alle scommesse alimentando il business illegale .
Il libro di Verde Noir sulle corse clandestine