Il «mattone selvaggio» non si ferma e nella capitale siciliana dell'abusivismo edilizio il sindaco Crocetta dichiara guerra ai proprietari degli immobili costruiti senza le necessarie autorizzazioni. «Se non rispettano le ordinanze di demolizione, dovranno pagare 18 mila euro al mese per spese di custodia che farà un istituto di vigilanza convenzionato con il Comune», dice il primo cittadino di Gela.
Secondo Rosario Crocetta, le leggi risultano inadeguate e la repressione non scoraggia gli abusivi, così tenta di bloccarli colpendo le loro tasche. La Procura di Gela in passato ha mandato gli abusivi incalliti agli arresti domiciliari o ha vietato loro il soggiorno in città. Ma il fenomeno non si è fermato, anche perché finora a Gela non è stato mai demolito nulla ed i sigilli vengono ripetutamente violati.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scoperta ed il relativo sequestro di un immobile abusivo di tre piani, con una superficie totale di circa mille metri quadri, costruito nei pressi degli uffici comunali dell'Urbanistica, quasi a mo' di sfida considerato che il personale di quella ripartizione insieme ai vigili urbani si occupa proprio di repressione dell'abusivismo.
E così, per bloccare l'edificazione illegale, Crocetta, assistito dagli avvocati del Comune, ha rispolverato l'articolo 48 della Legge regionale 71 del 1978 che prevede il sequestro amministrativo del manufatto abusivo e la nomina di un custode giudiziario diverso dal proprietario, cui possono essere accollate le spese di custodia.
Il sindaco per il momento ha deciso di nominare custode di tutti gli edifici abusivi (scoperti da ieri in poi) il titolare di una società di vigilanza che già si occupa della vigilanza del Tribunale gelese. I proprietari degli immobili fuorilegge riceveranno ogni settimana la fattura con le spese di vigilanza: è stato calcolato che la vigilanza costa 25 euro l'ora, cioè 600 euro al giorno, 4.200 euro a settimana e quindi 18 mila euro al mese.
Con questi costi al proprietario converrebbe pertanto demolire l'immobile abusivo invece che aspettare che lo faccia il Comune. Se non pagheranno le fatture, l'ente locale farà pignorare il terreno. Il primo cittadino è insomma convinto che sarà interesse dell'abusivo procedere nel più breve tempo possibile alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi, pena il recupero coattivo delle somme.
Con questi costi al proprietario converrebbe pertanto demolire l'immobile abusivo invece che aspettare che lo faccia il Comune. Se non pagheranno le fatture, l'ente locale farà pignorare il terreno. Il primo cittadino è insomma convinto che sarà interesse dell'abusivo procedere nel più breve tempo possibile alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi, pena il recupero coattivo delle somme.
«È l'unico deterrente - spiega Crocetta - perché non possiamo vanificare anni di lavoro per il Prg. Oramai costruiscono pure nelle aree vincolate. Fanno un danno incredibile alla città e gli strumenti legislativi sono troppo garantisti per loro».
Tra l'altro dopo 30 anni di «vuoto», il nuovo piano regolatore di Gela sarà esaminato proprio la prossima settimana dal Consiglio comunale. Il sindaco ha già incaricato gli uffici municipali di approntare un regolare bando di gara per affidare il servizio di custodia degli immobili abusivi ad un istituto di vigilanza. Nel caso di ieri l'incarico è stato appunto affidato all'istituto già convenzionato con il Comune per altri servizi simili.
Tra l'altro dopo 30 anni di «vuoto», il nuovo piano regolatore di Gela sarà esaminato proprio la prossima settimana dal Consiglio comunale. Il sindaco ha già incaricato gli uffici municipali di approntare un regolare bando di gara per affidare il servizio di custodia degli immobili abusivi ad un istituto di vigilanza. Nel caso di ieri l'incarico è stato appunto affidato all'istituto già convenzionato con il Comune per altri servizi simili.