MESSINA (ITALPRESS) - Interrotta dalla polizia una corsa clandestina di cavalli che si stava svolgendo sulla via Consolare Pompea, a Messina. Denunciate cinque persone, tra cui due fantini e due proprietari di cavalli. Le ipotesi di reato contestate sono di attentato alla sicurezza dei trasporti, maltrattamento di animali e organizzazione di corse clandestine. Inoltre, gli agenti hanno sequestrato due cavalli. In alcune stalle perquisite dagli agenti sono state trovate sostanze dopanti. Sui luoghi della gara e' intervenuto personale veterinario dell'Asl che ha proceduto a prelevare campioni di sangue dagli animali per verificare eventuali tracce di sostanze dopanti. (ITALPRESS).
IL COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE SICILIA
CORSE CLANDESTINE DI CAVALLI A MESSINA
“Un’attività crudele, un business criminale alimentato anche da chi scommette”
Legambiente Sicilia plaude all’operazione della Squadra Mobile di Messina contro l’ennesima corsa clandestina di cavalli nella Città dello Stretto.
“Purtroppo non è la prima e non sarà neanche l’ultima – commenta Tiziano Granata Responsabile regionale dell’Osservatorio Ambiente e legalità di Legambiente Sicilia - Nonostante le numerose operazioni messe a segno da polizia e carabinieri le strade messinesi continuano ad essere trasformate, dalla criminalità, in ippodromi per corse clandestine di cavalli”.
Da numerose inchieste condotte a Messina e in generale in Sicilia, è emerso che il mondo dei cavalli rappresenta, sempre di più, un’occasione di guadagno per la criminalità organizzata. Secondo il Rapporto Ecomafia 2010 di Legambiente le corse clandestine insieme ai combattimenti tra cani, al traffico di animali e alla macellazione clandestina alimentano un business di 3 miliardi di euro.
Dietro le corse clandestine si nasconde il cosiddetto ciclo del cavallo che inizia con il furto dell’animale, che poi viene utilizzato nelle corse clandestine gestite dalla criminalità organizzata che frutta migliaia di euro a corsa.
L’operazione della Questura di Messina ha anche confermato l’impiego di sostanze dopanti. Nelle gare illegali vengono, infatti, somministrati stimolanti per aumentarne le prestazioni (11% di utilizzo), antinfiammatori per fargli sopportare fatica e dolore (73%), broncodilatatori (7%), sostanze attive sul sistema nervoso centrale e miorilassanti e tranquillizzanti (3%).
“Si tratta di sostanze altamente dannose, spesso cancerogene, sia per i poveri animali che per chi consuma carne equina proveniente dai circuiti illeciti - conclude Tiziano Granata, poiché una se il cavallo cade non è più utilizzabile per le corse e viene macellato. I guadagni per la criminalità sono doppi: prima con le scommesse, poi con il commercio della carne di cavallo macellata clandestinamente”. Purtroppo gli strumenti repressivi a disposizione delle forze dell’ordine sono poco efficaci. A ciò si aggiunge anche la responsabilità di quei semplici cittadini che continuano a partecipare alle scommesse alimentando il business illegale per questo Legambiente Sicilia ha attivato il Centro di Azione Giuridica per la costituzione parte civile contro i responsabili, come già fatto in altri casi.