mercoledì 13 aprile 2011

Trasferiti in una nuova struttura i cavalli sequestrati alla malavita

La polizia ha prelevato due equini in altrettante stalle del rione Giostra 

Riccardo D'Andrea
Dalle stalle alle stelle. Cambia radicalmente il destino dei cavalli strappati alle corse clandestine. Fino a poco tempo fa erano abituati a convivere con l'assunzione di sostanze dopanti, con allenamenti per più volte alla settimana, finalizzati a testare il livello di preparazione, e con le immancabili corse domenicali. Ciliegina su una torta fatta di illegalità.
Da ieri pomeriggio due animali hanno cambiato radicalmente vita e abitudini. La loro nuova casa è una struttura di Castell'Umberto, specializzata in attività di ippoterapia. La soluzione è stata concordata tra la Questura di Messina e il sindaco del centro nebroideo Alessandro Pruiti Ciarello. I cavalli, sequestrati in seguito all'operazione della Squadra mobile dello scorso dicembre, grazie alla quale è stata bloccata una corsa clandestina in pieno svolgimento sulla via Consolare Pompea, si trovavano in due stalle, tra il viale Giostra e Ritiro, messe sotto chiave.
Intorno alle 14.30 di ieri sul posto sono giunti gli agenti della Mobile peloritana, coadiuvati dai colleghi del reparto a cavallo di Catania. Dopo alcune visite gli animali sono stati caricati a bordo di un mezzo. Quindi il viaggio alla volta del centro nebroideo di Castell'Umberto, dove sono giunti in serata.
Si conclude a lieto fine, quindi, la triste vicenda dei poveri quadrupedi, sfruttati dalla criminalità messinese che aveva costruito sulla loro pelle un vorticoso giro di scommesse che con tutta probabilità durava da tempo.
Il blitz della polizia scattò all'alba di domenica 5 dicembre. Il tratto compreso tra la rotatoria dell'Annunziata e il villaggio di Pace venne trasformato in una sorta di ippodromo su cui si sfidavano due fantini, sostenuti da centinaia di tifosi e scortati da decine di auto e ciclomotori. La festa, però, venne guastata dagli agenti del Commissariato Nord, delle Volanti e della Squadra mobile. L'operazione culminò con la denuncia di cinque persone, tra cui due fantini e altrettanti proprietari di cavalli, per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, maltrattamento di animali e organizzazione di corse clandestine. In quell'occasione, inoltre, venne rinvenuto e sequestrato materiale dopante all'interno delle stalle dove erano segregate le povere bestie. Dagli accertamenti effettuati dai veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale sui luoghi della gara emerse che i quadrupedi erano imbottiti di farmaci, somministrati con l'obiettivo di migliorare la resistenza e la potenza.
Il "veleno" in corpo era così tanto che i due esemplari vennero condotti all'interno di uno spazio ai margini della via Consolare Pompea, in cui rallentarono il passo gradualmente per smaltire le sostanze iniettate precedentemente. Pochi giorni fa, invece, un invece, un cavallo è stramazzato al suolo nei pressi di Provinciale dopo aver investite alcune auto in sosta. A quanto pare un fantino lo stava allenando in vista dell'ennesima competizione lungo le strade cittadine. Sull'episodio indaga il sostituto procuratore Federica Rende, di concerto con la polizia municipale.
Tratto da Gazzetta del Sud

L'arrivo dei Cavalli sequestrati a Castell'Umberto
L'arrivo a Castell' Umberto dei due cavalli sequestrati alla mala di Messina durante una corsa clandestina bloccata dalla polizia di Messina e filmata dalle telecamere di striscia la notizia. I cavalli adesso sono stati tolti definitivamente al proprietari che li utilizzavano per le corse. Legambiente in questi mesi ha collaborato con la Questura di Messina per individuare un luogo idoneo per i due cavalli. Alla fine il Comune di Castell'Umberto ha dato la sua disponibilità e i due cavalli saranno inseriti in un progetto sperimentale di recupero e riabilitazione denominato "galoppo libero" che vede partecipazione di uno staff di volontari dell'Associazione Centro Scientifico per l'Ambiente e la Sicurezza costituito da un istruttore di cavalli e due medici veterinari che seguiranno la riabilitazione. I cavalli sono stati prelevati dal rione Giostra dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Messina e dal Reparto a Cavallo della Polizia di Catania e trasferiti nei Nebrodi. Tutte le fasi sono state riprese dalle telecamere di Striscia la Notizia che ritorneranno insieme a Edoardo Stoppa nel mese di maggio per documentare lo stato di salute nella loro nuova casa.







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