Circa duecento reperti risalenti ad epoche diverse, dal 4° e 3° secolo avanti Cristo sino al Medioevo, sono stati recuperati dai carabinieri della sezione Patrimonio Culturale e della caserma di Ortigia. Sono stati trovati in una casa del centro storico, il cui proprietario è stato denunciato a piede libero per ricettazione.
Il destinatario del provvedimento sarebbe un appassionato di immersioni oltre che di antichità. Lo rivela il fatto che i reperti proverrebbero tutti dai fondali marini, forse quelli di Ortigia, dove solo pochi giorni fa, a ridosso delle mura del castello Maniace, i sommozzatori della Capitaneria di Porto hanno individuato siti di interesse archeologico.
Dei reperti il denunciato aveva riempito alcune vetrine e impreziosito alcuni angoli della sua casa: aveva creato un piccolo museo da mostrare agli amici. Ma ne sono venuti a conoscenza anche i carabinieri e per l'appassionato di antichità sono adesso guai. I reperti, tra cui anfore e lucerne, sono stati recuperati e saranno consegnati alla Sovrintendenza che provvederà a catalogarli, stabilendo la provenienza e l'epoca a cui risalgono. Un primo sommario esame ha intanto consentito di individuare pezzi risalenti all'età ellenistica, all'epoca romana e a quelle bizantina e medievale. Ci sono anche fossili di animali di epoche antichissime, forse appartenenti a un ippopotamo nano, che adesso saranno sottoposti all'esame di esperti paleontologi.
Stabilirne il valore è molto difficile: «Si tenga conto - afferma il capitano Giuseppe Marseglia del nucleo di Palermo della Tutela Patrimonio Culturale - che un'anfora recuperata con questa operazione mentre al mercato clandestino potrebbe essere valutata tra 20 e 30 mila euro battuta all'asta da Christie's potrebbe anche avere una valutazione di 100 mila euro».
Quella di cui ieri sono stati illustrati i risultati è la seconda importante indagine portata a termine dalla sezione di Siracusa del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha aperto lo scorso luglio in locali che si trovano a ridosso del castello Maniace. (Fonte: Gazzetta del Sud)