FONTE: WWW.GAZZETTADELSUD.IT
Bosco, Ciavolotta, Pasquasia: la storia di queste miniere non occupa le pagine di cronaca, i lutti che si presumono collegati alle loro profondità non sono al centro del dibattito politico.
Ci sono dei nomi impronunciabili nel ventre della Sicilia, nomi di miniere dismesse, dalle quali un tempo si estraevano lavoro e ricchezza e che ora seminano paura. Bosco, Ciavolotta, Pasquasia: la storia di queste miniere non occupa le pagine di cronaca, i lutti che si presumono collegati alle loro profondità non sono al centro del dibattito politico. Sul numero di questa settimana di ASud'Europa, settimanale del Centro Pio La Torre (www.piolatorre.it) un'inchiesta sulle troppe verità nascoste, accertamenti monchi, silenzi assordanti sui siti minerari messi in naftalina.
Per decenni in Sicilia si sono riempite cave, miniere dismesse con ogni genere di rifiuti, meglio se tossici. In assenza di regole ferree e di controlli, i rifiuti altamente inquinanti e gravemente nocivi per la salute pubblica sono stati smistati ovunque vi fosse un buco, senza badare alle inevitabili ripercussioni di simili condotte. Su tutto l'ombra delle ecomafie che sulla gestione dei rifiuti hanno impiantato un business con cifre da capogiro.
