Comunicato
stampa
Legambiente
Sicilia accoglie con soddisfazione la nomina della commissione prefettizia per
l’accesso al comune di Barcellona P.G. in quanto, finalmente, si potrà fare chiarezza sulla vicenda
inquietante del mega centro commerciale di Barcellona, che dovrebbe essere uno
dei più grandi in Italia.
Trovano
così riscontro le numerose denunce prodotte da uno schieramento di associazioni
antimafia e ambientaliste, tra cui Legambiente, che ha citato il caso
nell’annuale Rapporto Ecomafia anche per l’inequivocabile interessamento
all’affare miliardario del centro commerciale di un noto pregiudicato per
associazione mafiosa.
E’ perciò
necessario accertare se nel Comune di
Barcellona potrebbe essere stata esercitata qualche forma di condizionamento da
parte della criminalità organizzata.
I Centri
Commerciali sono ormai la nuova frontiera del ciclo del cemento dell’Ecomafia
con effetti devastanti in termini di consumo del suolo e sull’economia locale.
“Numerose inchieste giudiziarie in Sicilia
– commenta Tiziano Granata responsabile dell’Osservatorio Regionale Ambiente
& Legalità di Legambiente Sicilia - hanno
svelato e dimostrato come molti Centri Commerciali e la grande distribuzione in
genere occultano operazioni economiche di investimento e riciclaggio di denaro
sporco da parte di cosa nostra. Si tratta di operazioni edilizie complesse che
possono essere messe in piedi soltanto con connivenze criminali amministrative
e politiche.
Legambiente
esprime la sua piena fiducia nei componenti della commissione prefettizia
d’indagine scelti dal Prefetto. Il vice prefetto Antonio
Contarino, il capo sezione della Dia di Messina Danilo Nastasi
e il dirigente del commissariato di Barcellona Mario
Ceraolo sono uomini dello stato con un’elevatissima esperienza e competenza
nella lotta alla criminalità organizzata e che sapranno svolgere al meglio il
loro lavoro.
Legambiente attende di conoscere gli esiti del loro
lavoro, e se questi riveleranno
procedure illegittime chiederà alla Regione di annullare in autotutela
gli atti autorizzativi.
Palermo, 14 dicembre 2011