mercoledì 14 dicembre 2011

CENTRO COMMERCIALE DI BARCELLONA (ME): Legambiente Sicilia accoglie con soddisfazione la nomina della commissione prefettizia per l’accesso al comune di Barcellona. Se emergeranno illegittimità chiederà alla Regione l’annullamento delle autorizzazioni.


Comunicato stampa

Legambiente Sicilia accoglie con soddisfazione la nomina della commissione prefettizia per l’accesso al comune di Barcellona P.G. in quanto, finalmente,  si potrà fare chiarezza sulla vicenda inquietante del mega centro commerciale di Barcellona, che dovrebbe essere uno dei più grandi in Italia.
Trovano così riscontro le numerose denunce prodotte da uno schieramento di associazioni antimafia e ambientaliste, tra cui Legambiente, che ha citato il caso nell’annuale Rapporto Ecomafia anche per l’inequivocabile interessamento all’affare miliardario del centro commerciale di un noto pregiudicato per associazione mafiosa.
E’ perciò necessario accertare se nel Comune  di Barcellona potrebbe essere stata esercitata qualche forma di condizionamento da parte della criminalità organizzata.
I Centri Commerciali sono ormai la nuova frontiera del ciclo del cemento dell’Ecomafia con effetti devastanti in termini di consumo del suolo e sull’economia locale.
Numerose inchieste giudiziarie in Sicilia – commenta Tiziano Granata responsabile dell’Osservatorio Regionale Ambiente & Legalità di Legambiente Sicilia - hanno svelato e dimostrato come molti Centri Commerciali e la grande distribuzione in genere occultano operazioni economiche di investimento e riciclaggio di denaro sporco da parte di cosa nostra. Si tratta di operazioni edilizie complesse che possono essere messe in piedi soltanto con connivenze criminali amministrative e politiche.
Legambiente esprime la sua piena fiducia nei componenti della commissione prefettizia d’indagine scelti dal Prefetto. Il vice prefetto Antonio Contarino, il capo sezione della Dia di Messina Danilo Nastasi  e il dirigente del commissariato di Barcellona Mario Ceraolo sono uomini dello stato con un’elevatissima esperienza e competenza nella lotta alla criminalità organizzata e che sapranno svolgere al meglio il loro lavoro.
Legambiente attende di conoscere gli esiti del loro lavoro, e se questi riveleranno  procedure illegittime chiederà alla Regione di annullare in autotutela gli atti autorizzativi.

Palermo, 14 dicembre 2011